Ing. Giorgio ASPRONI
Ci sono uomini che scrivono la storia, altri che si limitano a raccontarla, altri ancora che nel raccontarla contribuiscono a renderla immortale.
L’Ing. Giorgio Asproni, classe 1841, è senz’altro appartenuto alla prima categoria.
Noi coltiviamo il sogno di appartenere alla terza!
Archivio Associazione Mineraria Sarda
A lui va il merito di aver scritto a cavallo di due secoli, insieme ai 200 minatori della sua Miniera, uno dei capitoli più coinvolgenti ed esaltanti della storia dell’industria mineraria del Sulcis Iglesiente, ma anche il merito, forse ancora più importante, di aver reso possibile, grazie a molte iniziative culturali e sociali e alla fondazione dell’Istituto Minerario di Iglesias a lui intitolato, la graduale ma decisiva riqualificazione delle maestranze locali impiegate nell’attività mineraria, le quali sino alla fine dell’ottocento erano ancora totalmente subalterne alle Società Industriali d’oltre Tirreno che avevano investito i loro ingenti capitali in Sardegna. (nella foto a lato l’Ing Giorgio Asproni è il terzo da destra, seduto in prima fila)
Archivio Associazione Mineraria Sarda
Nel 2004, a 68 anni dalla morte di Asproni il Dr Giovanni Lorefice, medico di Iglesias e per anni medico di miniera, acquistava a un’asta giudiziaria il Villaggio Minerario oramai abbandonato da decenni, memore degli anni trascorsi a curare i minatori proprio nell’ambulatorio di quel Villaggio e ben consapevole della nuova sfida che la vita gli assegnava: ridare vita al Borgo per renderne imperitura la memoria.
Tra i due uomini, si è frapposto un secolo ricco di avvenimenti, a fasi alterne, tragici e fausti, di cui sono stati protagonisti donne e uomini di miniera, spesso giovanissimi, fabbri, falegnami, cernitrici, fonditori, lavatori, capi-offina, capi minatori, direttori di miniera.
“tutti appartenenti a precise gerarchie retributive che per decenni si sono tramutate in gerarchie sociali, con diversità sostanziali nel vestire, nelle abitudini alimentari, nella stessa qualità delle abitazioni e nel modo di vivere”.
(Francesco Atzeni, “ Le miniere sarde tra 800 e 900”- Dipartimento Storia, Beni culturali e territorio, UniCa – anno 2016)
Foto Archivio Storico Comunale Iglesias
Fotoriproduzioni d’epoca da fonte ignota
(approfondimento in corso)
Gli uomini e le donne di Seddas Moddizzis non hanno certo fatto eccezione ma, a giudicare dai documenti arrivati sino a noi, abbiamo motivo di credere che a loro sia toccata sorte migliore rispetto a quella di tanti altri.
Nei primi decenni del ‘900 quasi tutti risultavano assegnatari di appezzamenti di terreno da coltivare, avevano abitazioni e luce gratuiti e molti di loro rimasero alle dipendenze dell’Ing Asproni per 15-20 anni, un record per quei tempi.
Erano circa 200 e senza di loro non si sarebbe mai potuta scrivere la storia della Miniera e del Villaggio di Seddas Moddizzis.
All’interno del BLOG di questo sito raccoglieremo e racconteremo le testimonianze di chi ha vissuto al Villaggio Minerario, di coloro che hanno raccolto le memorie dei defunti, delle maestre che hanno insegnato nella sua scuola, passando attraverso i ricordi dei tanti che hanno visto il Villaggio spegnersi e decadere negli anni successivi al suo abbandono; tutti testimoni preziosi di un tempo che non c’è più, ma che può e deve continuare a vivere nella memoria di ognuno di noi.
Fotoriproduzione d’epoca da fonte ignota
(approfondimento in corso)